lunedì 30 giugno 2008

Cahiers du cinéma

Forse più che cahier du cinéma, avrei dovuto chiamare questo post cahier de doléans. Adesso capirete perché. Però prima di tutto vorrei dire che ciò che sto per scrivere ha lo scopo di rettificare un precedente post in cui si accusava velatamente Franco El Notaro di procurarsi volontariamente degli infortuni durante le partite del sabato. A causa di questi infortuni, El Notaro si metteva in porta e poi, dopo un po', abbandonava del tutto la partita, a causa dell'impossibilità fisica perfino di parare. Da questi episodi, è nato in quelli che vengono il sospetto che si trattasse di infortuni "a comando", come scritto nel post incriminato. Solo che El Notaro non ha gradito affatto le nostre basse insinuazioni. Anzi se ne è risentito fortemente e ha minacciato ritorsioni soprattutto nei confronti del redattore capo (si sa, la stampa specie di questi tempi è sotto accusa, anche quando svolge un semplice servizio ai lettori - ma forse non è questo il caso) e del collaboratore El Giani. Fatto sta che l'altra sera a Piazza S. Anna, territorio sotto il controllo del Notaro fin dalla nascita, terminata la proiezione del film "Scuola di cioccolato" (una mezza cacata che era solo uno spot incredibile e sopudorato per la Perugina) e accesesi le luci, mi sono imbattuto nel Notaro. Appena mi ha visto, ha cominciato a lanciarmi improperi e insulti, il più pesante dei quali è stato senz'altro il seguente: "Sei diventato come quel recchione di Gianni!?"
La sua lamentela consisteva nel fatto che, mentre lui soffriva per cercare di curare gli stiramenti procuratisi sul campo del Playground, il blog di quelli che vengono insinuava che lo faceva apposta ad infortunarsi nel momento in cui non ce la faceva più a giocare.
"Voglio una smentita, pretendo una rettifica!" ha tuonato ad alta voce El Notaro, davanti ai numerosi presenti. A quel punto, vistomi alle corde, ho tentato di difendermi chiamando in causa El Giani: "Me l'ha suggerito lui, è tutta colpa sua!", ho detto impavidamente. Ma il Notaro non mollava. Allora ho tentato di attaccare coinvolgendo El Puma - presente anche lui alla performance serale el Notaro: "Diglielo tu, che tutti abbiamo pensato la stessa cosa". Ma El Puma si è guardato bene dal sostenere quella posizione. "Io non ne so nulla", ha glissato. Poi ho giocato un'ultima carta: "Guarda che hai avuto l'onore di figurare tra i grandi esclusi, insieme a me e Viscenso, mentre a El Muffa, per esempio, è toccato di comparire tra gli esclusi e basta". Ma ho solo peggiorato la mia posizione: "Che me ne frega di El Muffa!" - ha sbottato el Notaro. "Quello sembra il principe del blog, ci sta sempre lui, sempre in primo piano. Chi pensate che sia, il Presidente della Repubblica?" Ho guardato in direzione di El Puma, che assisteva sornione alla disputa, e lui ha rincarato: "Guarda che io non sono stato preso per niente in considerazione, io non compaio nemmeno tra gli esclusi! E dire che avevo espresso il desiderio di disputare un torneo".
A quel punto ho maturato anche il pensiero di chiuderlo questo blog e di mandare tutto a quel paese...

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