lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale!

Nell'augurare Buon Natale a tutti quelli che vengono e che non vengono, la redazione ha pensato di offrire come regalo il video più demenziale che si sia mai visto su youtube. Eccolo. Ma mi raccomando, non vi fermate alla prima impressione.

mercoledì 12 dicembre 2012

Aliens

L'ora di mandarlo a cacare

La vignetta di oggi di Elle Kappa (da La Repubblica del 12/12/2012)

Noi, Gabry e Time-out


Da roseto.com

IL COACH DIVENTATO SCRITTORE PER BENEFICENZA


Intervista all’autore del libro ‘TIME OUT’, nell’ambito della chiusura del progetto e per sensibilizzare alla partecipazione alla cena di beneficenza di venerdì 14 dicembre a Roseto, organizzata da Abruzzo Amore.
Dopo l’intervista alla fisioterapista Valeria Pilolli e agli oncologi Federica Aielli e Giampiero Porzio di L’Aquila per la Vita (www.sctf.it), onlus che si occupa della cura a domicilio dei malati di cancro, ho intervistato Gabri Di Bonaventura, autore del libro “TIME OUT” che – grazie ai proventi derivanti dalla vendita – ha consentito di pagare per due anni Valeria Pilolli.
Ricordo che chi vuole sostenere L’Aquila per la Vita può aderire alla cena di finanziamento organizzata al Focolare di Bacco di Roseto, venerdì 14 dicembre 2012, dalla onlus rosetana Abruzzo Amore.
Gabri Di Bonaventura, se dovessi racchiudere il Progetto “TIME OUT” in 3 aggettivi, quali useresti e perchè?
«Emozionante innanzitutto, perché ripercorrere trent’anni attraverso la lente della (presunta) maturità, ritrovando foto o rispolverando articoli che riguardassero il basket, la musica, il cinema oppure tragedie come quella dell’11 settembre, mi ha provocato vertigini emotive non indifferenti. Intrigante, perché nella distribuzione del libro, che proprio tu, caro Luca, hai perfettamente definito, più che mano a mano, “cuore a cuore”, ho avuto la possibilità di conoscere meglio le persone e soprattutto di riallacciare certi contatti che con il passare del tempo si erano, per ovvie ragioni, non dico indeboliti, ma sicuramente sfilacciati. Infine, gratificante, perché nella mia vita ho fatto poche cose che mi hanno inorgoglito come partecipare a questo progetto di solidarietà in favore di L’Aquila per la Vita».
Diventare scrittore e, in questo modo, permettere a malati di cancro di essere curati a casa. Che sensazione ti lascia, nel profondo, una simile cosa?
«Premesso che gli scrittori sono ben altra cosa, aver dato il mio contributo alla stesura di “TIME OUT”, sapendo che il fine era contribuire a migliorare l’assistenza domiciliare dei malati di tumore nel territorio aquilano, ha innescato in me, ma devo dire in tutti noi, una motivazione fortissima canalizzata al raggiungimento del miglior risultato possibile. Ecco, questa sensazione di grande energia interiore spero mi accompagni fino alla fine dei miei giorni».
I tuoi 3 ricordi più belli del Progetto “TIME OUT”?
«I miei ricordi più belli sono legati alle presentazioni del libro che abbiamo fatto a Roseto Degli Abruzzi, a Giulianova e a Controguerra. Momenti indelebili, spesso accompagnati da grande commozione, soprattutto quando il dottore Giampiero Porzio ricordava ai presenti in cosa consisteva il lavoro quotidiano della onlus aquilana».
I tuoi amici sono stati splendidi nell’acquisto del libro e nell’organizzare presentazioni o “passaparola”. Se vuoi ringraziare qualcuno, adesso è il momento…
«La domanda mi imbarazza un po’, perché si corre il rischio di stilare quasi una graduatoria di chi si è impegnato di più per una causa così importante. È doveroso ricordare che tutti noi abbiamo apprezzato qualsiasi tipo di partecipazione, da chi acquistava una singola copia a chi si mostrava più coinvolto. Però obiettivamente ci sono state, ringraziando il Cielo, persone che hanno dato un impulso decisivo alla riuscita del progetto, ed è con grande piacere che passo a nominarli, sapendo in partenza che dimenticherò qualcuno e scusandomi anticipatamente per l’involontaria…palla persa! Allora, in ordine sparso: ringraziamenti sinceri per quello che hanno fatto a Ettore Messina, Pasquale Bonomo, Dante Falasca, Domenico Faragalli, Massimo Bossone, Paolo Fulgenzi, Angelo Trapani, Mario Di Francesco, Giorgio Salvemini, Alex Alessandrini, Nino Marzoli, Luigi De Laurentiis, Nicola Sacripante, Vanni Di Giosia, Berardo Nardi, Marco David, Marco Cappelletti, Luigi Pedicone, Erso Nori, Rino e Gianni Orsatti, Paolo Corradi, Annamaria Bianchi, Fernando Zucconi, Maurizio Ferrari, Francesco Mastromauro, Pierangelo Guidobaldi, Andrea Beccaceci, Enrico Rosati, Edoardo Vigna, Marco Di Giampietro, Giorgio Capurri, Cinzia Di Saverio, Marrica Canestri, Silvia Di Marcantonio, Luigi Braca, Fabrizio Sacchini, Federico Franceschin, Chicco Zorzi, Marcello Sulpizio, Antonio Quaranta, Piero Bianchi, Gianni Rosa, Ernesto Ciafardoni, Remo Tempera, Michele Princigallo, Ferruccio Ettorre, Sandro Marcone, Laura Romani, Roberto Castorani, Lello Nardi, Manlio Forlini, Emidio Tucci, Carlo e Franca D’Adamo, Gabriele Spinozzi, Attilio Camaioni, Pino D’Annunzio, Marino Delli Rocili, Luigi Travaglini, Settimio Trosini, Petra Milivojevic, mio cugino Fabrizio, mia moglie Angela e tutti i miei famigliari».

giovedì 6 dicembre 2012

Felpa slogata

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente email di Spumone Fabrizio Littorina:

Sono stato da Carlo El Puma per ritirare la felpa ma con grande delusione non posso metterla sotto l'albero di natale per il semplice motivo che il comitato non ha ancora deciso se il logo deve essere centrale o laterale (incredibile). In attesa di novità in merito vi invio le foto di un amareggiato el puma con le felpe prive di logo.
Saluti,
Spumone