venerdì 23 aprile 2010

Ostia !

Dalla Repubblica del 20 aprile 2010, pubblichiamo due mail da parte di due lettrici e la risposta di Augias...così, tanto per riflettere un po'.

Prima mail
«Gentile Augias, durante il funerale di Vianello, un pluridivorziato ha ricevuto la comunione. Ma ai divorziati risposati il sacramento non era vietato? Ricordo il dolore di una madre alla quale è stato impedito di accompagnare la figlia al battesimo perché divorziata e convivente. Ricordo lo sconcerto di un bambino, figlio di genitori sposati civilmente al quale il parroco non voleva far fare la prima comunione. Anche per la Chiesa valgono due misure, una per i poveri cristi l'altra per i potenti?»

Seconda mail
«Alla messa funebre per Vianello il prete si è avvicinato a Berlusconi e gli ha porto l'ostia. Il Papa però si era espresso sul tema nel 2008: "Comunione ai divorziati? No, solo ai puri e senza peccato". E poi: «Il peccato grave si oppone all'azione della grazia eucaristica». Che devo pensare?»

Risposta di Augias
«Posso rispondere solo sulla base di alcuni dati di cronaca. Il deputato cattolico Pier Ferdinando Casini, per esempio, durante il periodo della sua convivenza in attesa del divorzio dalla prima moglie, confessò la pena di non potersi accostare ai sacramenti data la situazione. Ne deduco che per il presidente del Consiglio si è fatta un'eccezione. Non sarebbe la prima volta né l'Eucarestia la sola eccezione. Nel 2007 si celebrarono in cattedrale a Milano i funerali dell'avvocato Libero Corso Bovio, che s'era ucciso con una pistola. Nel 2008 si sono svolti a Parigi i funerali del grande stilista Yves Saint Laurent. Durante la funzione in chiesa ha preso la parola Pierre Bergé, tessendone un commosso ricordo lui che per decenni è stato il compagno, lo sposo, il consigliere e l'amico del grande creatore di moda. A che titolo quel "peccatore" ha preso la parola in chiesa? A Piergiorgio Welby che chiese si poter morire oppresso da anni da un male incurabile, i funerali in chiesa vennero invece negati. La sua vedova, Mina Welby, chiese straziata: «Io non capisco una chiesa che manda quattro cardinali a benedire la salma d'un assassino come il generale Pinochet, e nega il funerale a mio marito perché non voleva più soffrire».
Dov'è la verità della Chiesa? Azzardo: la verità dipende dalle circostanze».
c.augias@repubblica.it


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