domenica 25 aprile 2010

Ostia ad personam

Tutti sanno che Mr. B. è divorziato e risposato. E, ora, è di nuovo separato e in procinto di divorziare per la seconda volta. Cazzi dei suoi, si dirà. Certo, ma non sono solo suoi nel momento in cui predica a favore della famiglia cattolica e dal momento che Lui può accostarsi al sacramento della comunione eucaristica, mentre un cittadino comune non può farlo. Vi pare?
In ogni caso, a chiarire la posizione della Chiesa Cattolica, è intervenuto
Mons. Fisichella, in un'intervista rilasciata a Franca Giansoldati del Messaggero, di cui pubblichiamo qualche passaggio.

Arcivescovo Rino Fisichella la gente si chiede se il divieto (di dare la comunione ai separati, ndr) è caduto tout court o se per lui (Berlusconi
, ndr) la Chiesa ha fatto una eccezione.

«Nessuna eccezione. Ci mancherebbe. La Chiesa non ha mai cambiato idea a tal proposito, i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente, non possono accostarsi a questo sacramento. Era così ed è tuttora così, non è mutato niente».

E allora?

«Se il presidente del Consiglio prima di accostarsi all’ostia consacrata si era prima confessato, nulla glielo vietava».

Il sacerdote che ha celebrato il rito funebre, non doveva rifiutarsi di dare l’ostia consacrata a un divorziato?

«E perché mai?».

Tanto per cominciare, perché per la Chiesa, è collocato in una situazione irregolare..

«Facciamo subito un po’ di chiarezza. Il presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante. È il secondo matrimonio, da un punto di vista canonico, che creava problemi. È solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi, poiché sussiste uno stato di permanenza nel peccato».

Sembrerebbe che la questione stia dunque così: fin quando Mr. B. era sposato con Veronica non poteva fare la comunione, ma adesso, essendo separato, può farla. Cioè se uno, essendosi sposato per la prima volta in chiesa, successivamente si separa, mettiamo, tre volte, per tutto il periodo in cui è sposato (per la seconda e terza volta) non può assolutamente comunicarsi perché è nel peccato. Ma, questa è davvero bella, nell'intervallo tra un matrimonio e l'altro non è nel peccato e perciò può farlo. Logico, no?

Nessun commento: