giovedì 31 gennaio 2008

Puntata sì puntata no

Vorrei una volta per tutte chiarire che colpire la palla con la punta (tirare cioè la classica "puntata") non vuol dire non saper calciare. Se uno ci fa gol, non capisco perché qualcuno debba lamentarsene...se non per galletta, direi. Voglio ribadire che nel 2002 ai mondiali Corea un certo Ronaldo (e lo cito anche se a me il giocatore non è mai piaciuto...e nemmeno l'uomo: basti pensare che per non contraddire il nano di Arcore ha rinunciato a portare i capelli corti!) Ronaldo, dunque, ha portato il Brasile in finale battendo la Turchia proprio con una puntatazza. E i giornali come hanno titolato? Ricordate? "Capolavoro di Ronaldo". E ancora: "Ronaldo, con la punta del piede, manda a casa la Turchia e porta il suo Brasile in finale con la Germania per la terza edizione consecutiva. Una piccola, banale puntata del numero nove brasiliano e il pallone, che si era perso rimbalzando tra Giappone e Corea, ritrova la strada di casa". Ecco cosa dicevano i commentatori sportivi. Quando invece a calciare di punta è qualcuno di noi, ecco che El Jani e altri puristi di questa minchia insorgono, prendono polemicamente il pallone in mano e lo avvicinano all'orecchio per vedere se il cuoio è integro o si è bucato. Che grande ironia, vero?

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