martedì 5 febbraio 2008

LASCIATELI GIRARE

Cosa pensate di questa nuova iniziativa di quelli che vengono: creare una rubrica di musica, curata ovviamente da Gabry, ma alla quale ciascuno può apportare il proprio contributo. (Perché ovviamente"? Chi lo conosce, lo sa. Chi non lo conosce dovrebbe conoscerlo...).
In ogni caso, l'overture è dedicata ai migliori cd del 2007. Dite - date - il vostro parere e soprattutto, seguite i consigli. Personalmente, posso dire che grazie a Gabry ho potuto ascoltare, tra l'altro, alcuni dei dischi qui recensiti e, per esempio, We'll never turn back è stata una vera folgorazione. Un'ultima cosa: la rubrica avrà il seguente titolo: "Lasciateli girare" . E credo che non abbisogni di spiegazioni... Però se avete un'idea migliore, proponetela.
Dunque, a voi la parola e buona lettura... e buon ascolto.

TOP FIVE CD ANNO 2007

LA SECONDA RIVOLUZIONE SESSUALE (TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI)

Quinto disco per uno dei gruppi più interessanti nel panorama indipendente italiano…Album maturo, come dimostrano ampiamente sia l’esecuzione che l’interpretazione di queste dodici canzoni, tra le quali segnalo le punkeggianti COME TI CHIAMI e IL MONDO PRIMA, e le rarefatte LA SORELLA DI MIO FRATELLO e LA POESIA E LA MERCE …in chiusura ottima cover in italiano di MY LITTLE BROTHER degli ART BRUT, ribattezzata MIO FRATELLINO HA SCOPERTO IL ROCK’N’ROLL…Tra gli ospiti, il bassista dei VIOLENT FEMMES, il mitico BRIAN RITCHIE

AVANTI POP (TETE DE BOIS)

Adoro i TETE DE BOIS, dai tempi del loro omaggio a Leo Ferrè (2002) e ancor di più dopo averli visti dal vivo l’estate del 2006, dopo aver sfornato uno dei doppi CD che più ho ascoltato nella mia vita, PACE E MALE (2004)…Premesso ciò, trovo geniale, e quindi imperdibile, questo ennesimo slancio civile tradotto amabilmente in opera artistica…Al solito, nutrita la schiera degli ospiti, da Francesco Di Giacomo al grande Paolo Rossi, passando per Ferruccio Spinetti, Petra Magoni, Gianni Mura e addirittura I Giganti…”mettete dei fiori nei vostri cannoni…”, ricordate? Lunga vita ai TETE DE BOIS

TWELVE (PATTI SMITH)

Sono sempre un po’ diffidente quando sento di album realizzati esclusivamente da cover…oltretutto, la sacerdotessa del Rock veniva da un paio di album tristi e poco invitanti…qui la nostra sembra recuperare tono e vitalità, forse rinfrancata da una serie di canzoni anche “divertenti” da riproporre, come le intense ARE YOU EXPERIENCED? (JIMI HENDRIX) e CHANGING OF THE GUARDS (BOB DYLAN), l’inevitabile SOUL KITCHEN (THE DOORS), la delicatissima HELPLESS (NEIL YOUNG) o l’incantevole SMELLS LIKE TEEN SPIRIT (NIRVANA)…Sono ancora rammaricato di non essere andato al concerto che PATTI SMITH ha tenuto a Roseto degli Abruzzi nell’estate 2007…purtroppo non avevo ancora sentito il disco e ho sottovalutato l’appuntamento, che invece è stato di grande livello…un vero idiota!

WE’LL NEVER TURN BACK (MAVIS STAPLES)

La splendida voce di Mavis Staples - cantante gospel soul di colore quasi settantenne – insieme ai ricami di chitarra e la produzione straordinaria di Ry Cooder fanno di questo disco un appuntamento irrinunciabile…L’emblematico titolo (“Non torneremo mai indietro”) rimanda ovviamente al periodo della lotta per i diritti civili…Oltre ad alcuni brani che sono veri e propri inni alla libertà (JESUS IS ON THE MAINLINE, DOWN IN MISSISSIPPI), ci sono due perle, proprio firmate da Ry Cooder, destinate a rimanere nel tempo, e cioè MY OWN EYES e I’LL BE RESTED…In giorni in cui il disimpegno mentale e fisico si eleva - per modo di dire - a stile di vita, questo disco viaggia in direzione ostinata e contraria, raggiungendo vertici inimmaginabili…

MAGIC (BRUCE SPRINGSTEEN)

Per usare le parole di Ermanno Labianca - forse il più profondo conoscitore italiano di Springsteen – questo disco rappresenta l’ennesimo “capolavoro di impegno, realismo, integrità e commovente passione”…Anticipato da un singolo esplosivo e trascinante come RADIO NOWHERE - che ha aperto l’infuocata data novembrina al Palalido di Milano dove ho sentito il Boss per la sesta volta nella mia vita - il disco, suonato con la E STREET BAND, presenta una serie di brani di ottimo livello…GIRLS IN THEIR SUMMER CLOTHES è - soprattutto in versione live - davvero contagiosa, con Bruce che canta alla Roy Orbison e armonie che ricordano i Beach Boys… La title-track è quasi il prolungamento “magico” della celebre THE GHOST OF TOM JOADLIVIN’ IN THE FUTURE, nonostante il ritornello spensierato, è il lamento deluso e sarcastico degli americani che si sentono fortemente traditi da chi li governa…ma proprio assistendo allo show di Milano, insieme all’amico Marco, ho realizzato che la canzone-manifesto dell’album è la strepitosa LONG WALK HOME, brano autobiografico dove il Boss rammenta insegnamenti paterni, in uno scorrere straordinario di fotografie in bianco e nero che raccontano la fine di una storia e l’inizio di una speranza…Senza dubbio, il “mio” disco dell’anno.






2 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima idea.........complimenti alla redazione ed a GABRI

El Puma

Anonimo ha detto...

Mi associo ai complimenti di El Puma, bella iniziativa. Ad essere sinceri devo dire che non ho ascoltato nulla, tranne Bruce. Grazie per i consigli.
Jani