giovedì 14 febbraio 2008

Coefficienti e deficienti

A proposito dei coefficienti, l'altro giorno si facevano commenti vari e diversi negli spogliatoi. Intanto, si diceva, evidentemente San Filippo Neri, alias Gascoigne, non aveva capito il significato dato da Mario El Muffa a quelle cifre. Secondo Gascoigne esse avevano costituito il criterio in base al quale selezionare i giocatori, e perciò erano profondamente ingiusti ed ingiustificati. Secondo il Collegio dei Probiviri e semplici componenti di quelli che vengono, invece, si trattava di un metodo per tentare di fare delle squadre equilibrate. E, pertanto, bisognava dare atto a El Muffa di un tentativo dettato da buona fede e buona volontà. "Dopo tutto" - diceva Al 'Nzaqqawi, per esempio - "l'idea non è sbagliata, a prescindere dal merito delle valutazioni dei singoli, che potrebbero anche apparire arbitrarie. Perciò sarebbe bene, magari, che ci mettessimo un attimo a tavolino e che ognuno attribuisse un coefficiente agli altri calciatori...poi facciamo una media...".
El Gigi, illuminato da un lampo di genio e particolarmente esaltato dall'idea espressa da Al 'Nzaqqawi, proponeva: "Sì, dài, ognuno di noi - segretamente - esprime il punteggio da attribuire a tutti gli altri, tranne che a se stesso!"
Seguiva un attimo di imbarazzato silenzio da parte degli astanti, dopo di che Al 'Nzaqqawi, finalmente, aveva il coraggio di obiettare: "Ma, sai, così facendo non è che sarebbe poi tanto rispettato il segreto. O no?".
E già.

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