Ho pensato che questa foto scattata a NYC a novembre dalla mia gemella, potesse essere di buon augurio per il prossimo anno...
mercoledì 31 dicembre 2014
Foto inedite
lunedì 29 dicembre 2014
La cugina
In cucina di mia cugina: ricetta natalizia (?): pasta con le sarde:
Comprate - o pescatele vive - delle sarde (ne basta una per ogni persona), diliscatele a mano e togliete il sale in eccesso passandole sotto acqua fredda. In una pentola di alluminio fate scaldare un po' d'olio d'oliva con poco aglio e metteteci le sarde. Girate con un cucchiaio di legno fin quando le sarde non si disfano - il procedimento è veloce - e aggiungete una fetta biscottata (sì, una fetta biscottata) sbriciolata. Poi contate due pomodorini - ciliegini o datterini, ancora meglio - a cabeza e sfracchiateli nella padella. Vanno bene anche quelli secchi se non avete quelli freschi e lasciate andare il fuoco per un po'. Adesso aprite un pacco di spaghetti La Molisana o Del Verde o ancora meglio Rossi e Tascioni se li trovate (De Cecco mi sta sulle palle!) e fateli cuocere un paio di minuti meno del tempo indicato. A questo punto scolate, lasciate finire la cottura (deve essere ar dente) nella pentola e mettete del prezzemolo tritato molto finemente, neh... Nen si che migne, nen si che pruve. © Enzo Ruggieri
Comprate - o pescatele vive - delle sarde (ne basta una per ogni persona), diliscatele a mano e togliete il sale in eccesso passandole sotto acqua fredda. In una pentola di alluminio fate scaldare un po' d'olio d'oliva con poco aglio e metteteci le sarde. Girate con un cucchiaio di legno fin quando le sarde non si disfano - il procedimento è veloce - e aggiungete una fetta biscottata (sì, una fetta biscottata) sbriciolata. Poi contate due pomodorini - ciliegini o datterini, ancora meglio - a cabeza e sfracchiateli nella padella. Vanno bene anche quelli secchi se non avete quelli freschi e lasciate andare il fuoco per un po'. Adesso aprite un pacco di spaghetti La Molisana o Del Verde o ancora meglio Rossi e Tascioni se li trovate (De Cecco mi sta sulle palle!) e fateli cuocere un paio di minuti meno del tempo indicato. A questo punto scolate, lasciate finire la cottura (deve essere ar dente) nella pentola e mettete del prezzemolo tritato molto finemente, neh... Nen si che migne, nen si che pruve. © Enzo Ruggieri
El Gigi, Enzo, Maria Carla |
E su, su!
Se anche il tg di La 7 fà di questi errori, allora siamo alla frutta, nò? E non venite a dirmi che è possibile scriverlo anche con l'accento, sù, vi prego.
venerdì 19 dicembre 2014
mercoledì 10 dicembre 2014
Quando eravamo principi...anti
martedì 2 dicembre 2014
Senza parole
Ma si possono fare simili affermazioni? E, soprattutto, il cronista, il giornalista, l'intervistatrice insomma, può non muovere alcuna obiezione a tante...vogliamo chiamarle benevolemente amenità, inesattezze, volgarità? E che dire del «pensiero politically correct dell'epoca»? Da spanciarsi.
Piuttosto, mi risulta che l'intera società italiana si sia auto assolta dai crimini commessi dalle proprie forze armate in Africa e non solo, e anche molto presto. Le truppe italiane operarono deportazioni e stragi, eccidi e atti di violenza e di razzismo ai danni di vecchi, donne e bambini. "Quei morti ancora oggi reclamano una giustizia che non è mai venuta. Perché nessuna Norimberga italiana è stata mai celebrata". (Michele Strazza).
Piuttosto, mi risulta che l'intera società italiana si sia auto assolta dai crimini commessi dalle proprie forze armate in Africa e non solo, e anche molto presto. Le truppe italiane operarono deportazioni e stragi, eccidi e atti di violenza e di razzismo ai danni di vecchi, donne e bambini. "Quei morti ancora oggi reclamano una giustizia che non è mai venuta. Perché nessuna Norimberga italiana è stata mai celebrata". (Michele Strazza).
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