domenica 27 aprile 2014
Quelli che cantano
25 Aprile 2014
Il bianco e dolce cigno eseguito dal coro polifonico bellunese "Voci in Valle" nella chiesa di San Domenico a Teramo, per la direzione del maestro Fulvio Sagui, agordino di nascita (e di residenza) e teramano di adozione (già titolare della gelateria Veneta).
Al termine del concerto, abbiamo intervistato il prof. Ettore Sisino, direttore della corale Sine Nomine di Teramo, il quale fece a suo tempo scoprire a Fulvio e altri, il brano "Il bianco e dolce cigno" del musicicsta Jacob Arcadel riproposto appunto nel repertorio del gruppo bellunese.
Inoltre, non possiamo non riferire il seguente episodio Ettore tanti anni fa organizzò e diresse un coro nel quale cantavano anche El Gigi ed El Rino. Ebbene, quando, per motivi vari, il coro si sciolse, Ettore - accomiatandosi con il cuore in mano (e perciò con i polsini che gli sanguinavano, cit. da Bergonzoni) da ciascuno dei coristi - ebbe a dire a El Gigi: «Sei arrivato che eri un trombone, adesso esci che sei una tromba!». Io lo presi come un complimento...
Liberazione e memoria
Al Tg di Teleponte del 25 aprile 2014, edizione delle ore 14, il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra fa delle affermazioni alquanto sibilline a proposito di "segni premonitori"..."che sfoceranno in qualcosa di grave...". Catarra non chiarisce a cosa si riferisca, ma restano le nostre domande allarmate in merito all'intervista: 1. Segni premonitori di cosa? 2. A quali segni premonitori si riferisce? 3. Che cosa di così grave potrebbe accadere?
Perché nessuno gli rivolge queste semplici domande?
Magari sarebbe il caso di ricordare a Catarra: 1. che proviene da un partito che ha fatto e rifarebbe alleanze con gli ex fascisti (vedi Fini, Gasparri, La Russa, e tanti altri) e 2. che il suo capo, Berlusconi, è uno che ha dato del kapò a Martin Shulz in pieno Parlamento europeo e 3. che recentemente ha affermato, con un italiano diciamo così perfettibile: «i tedeschi, secondo loro, i campi di concentramento non ci sono stati». È forse il caso di ricordare che i tedeschi hanno avuto il processo di Norimberga e gli italiani no; che il Cancelliere federale tedesco Willy Brandt, oltre 40 anni fa, si inginocchiò in segno di rammarico per i crimini perpetrati dai tedeschi, davanti al Ghetto di Varsavia. A Catarra e ai tanti come lui, si raccomanda di guardare il documentario Fascist Legacy: magari capirebbero qualcosa di più.
Domande scomode?
Una tra le tante semplici domande che andrebbero rivolte al sindaco: «Senta sindaco, ma lei è orgoglioso del fatto che Berlusconi, condannato per frode fiscale a 4 anni di reclusione, l'abbia nominata coordinatore provinciale di Forza Italia?». Oppure: «Cosa pensa della latitanza di Marcello Dell'Utri, condannato in appello a 7 anni per associazione esterna di tipo mafioso e fondatore del partito di cui lei è stato nominato coordinatore provinciale?».
Perché non ho mai sentito nessuno dai microfoni di Teleponte rivolgergliele?
mercoledì 23 aprile 2014
No comment
Da Spinoza.it
Antonio Razzi: ‘Ho avuto più di 1.000 donne, su un taccuino segnavo voto e specialità’. E soprattutto il prezzo
Antonio Razzi: ‘Ho avuto più di 1.000 donne, su un taccuino segnavo voto e specialità’. E soprattutto il prezzo
martedì 22 aprile 2014
Quelli che passeggiano
Grazie a Spumone Fabrizio Lallo Littorina, incontrato nei pressi della sua dimora, abbiamo la documentazione della passeggiata del giorno di pasquetta effettuata eroicamnente da El Nori, Viscenso e El Gigi.
martedì 1 aprile 2014
Nostalgia del calcio
Sentite che poeti ha fatto crescere il Castello calcio al proprio interno. Queste parole sono la risposta di Michelino Gelardini al ricevimento delle foto che di seguito pubblichiamo.
Michele Gelardini
"Ciao, che bella sorpresa. Pensa che di tutti gli anni al Castello conservavo una foto sola. Oh, quasi non mi riconoscevo.
Cavolo però che nostalgia".
Michele Gelardini
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