domenica 17 giugno 2007

L'importanza di chiamarsi Wilmo

Ho un breve racconto da proporre ai lettori di quelli che vengono: la settimana scorsa sono andato allo studio di architettura e ingegneria degli stimatissimi (e appartenenti, o appartenuti, alla nostra setta) Enzino, Rino e Ilario, più altri, come Gabriellino Cicconi e Berardo Di Felice, sempre stimatissimi, però mai venuti, per loro carenze... e dunque estranei per lo più alle nostre vicende del calcetto e simili. Estranei sì, ma pur sempre a rischio di contagio per osmosi.
Ebbene, parlando del nostro venire e non venire, del venire ancora e del venire meno, ho rimproverato con una certa asprezza, ma anche con bonomia, a Enzino in particolare, di non essere mai venuto alle nostre cene. (Enzo naturalmente ha negato: siamo noi che non gli facciamo sapere mai nulla!!).
Ma veniamo al dunque. Ho invitato Rino ad aprire il nostro blog per vedere la foto di Matteo-Pazzeo attore per cineramnia. E, già che c'eravamo, li ho aggiornati anche sul caso Wilmo. Ricordate?

A quel punto è nata la solita accesa discussione: ma sarà vero che si chiamava così? Ma chi ce lo chiamava? Ma come fa Tonino De Luca a dirlo?
Enzino: - ma si vede che si conoscevano da piccoli e, chissà...
Rino: - forse la cosa risale a quando giocavano insieme a pallone al Viola Club-Atletico Teramo...
Enzino: - ...ma, perché, Marco giocava a pallone???
Rino e Gigi, all'unisono: - ma come, "giocava a pallone", ma che fa', scherzi? Non sai che Marco giocava a pallone??
Enzino: - ...mbè...ma...
Gigi, perfido: - e no, questa la metto sul blog.
Enzino: - no, ma che metti sul blog, sei matto? Marco lo incontro ogni giorno...
Gigi, sempre più perfido: embè? Che vuol dire? Questa è una cosa grave, va detta e conosciuta, scusa, io ho il dovere di cronaca, non mi posso esimere!!
Enzino, in evidente imbarazzo : - ma no, ma io poi... non volevo mica dire che Marco non giocava a pallone. Certo che giocava a pallone. Lo sapevo pure io, solo che al momento...
In quell'istante interviene Gabriellino, che era nelle vicinanze della discussione, ma che ascoltava piuttosto distratto, fino a quel momento. A un certo punto però fa mente locale. E dice:
- Ma, perché, Marco Francioni giocava a pallone??
Tutti gli altri: - O, porca putt..., mo' ti ci metti pure tu. Adesso che lo sa Marco!
- Va bene - aggiunge Gigi - che è stato soprannominato Rowenta, quindi qualche dubbio potrebbe anche venire, però, insomma, non esageriamo!
Gabriellino: - ma no, no, per carità, devo dire che Marco ha sempre avuto un fisico che faceva pensare proprio a un giocatore di calcio, tanto che mi dicevo sempre: ma perché non gioca a pallone?

Bene, questo è quanto avevo da riferirvi. Ora, ditemi voi se ho fatto bene o male, se in questa circostanza doveva prevalere il diritto alla privacy dei vari protagonisti della vicenda o se, invece, doveva preavalere il diritto di cronaca. Mi sono detto che non fosse il caso di ripercorrere la strada piuttosto umiliante e vergognosa dei DS nel caso "furbetti e furboni", Unipol e Bnl.
Che ne pensate?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ovviamente hai fatto benissimo !!!! non come in altri casi dove il diritto di cronaca non ha prevalso...

Saluti

El Puma