Squadra ArancioIl Frate di Cassino
El Gigi
El Jani
Filippo Gascoigne
Djalma Santos
Squadra PolicromaPulitelli
Danilo Al 'Nzaqqawi
Erso El Muto
El Notaro
Tony Lanfranco
RISULTATO: netta vittoria della squadra policroma
LA CRONACA: Nonostante la presenza in porta del
Frate di Cassino - che a inizio gara ha impartito a tutti una solenne benedizione e si è dichiarato favorevole ai Dico, ai Pacs e alle unioni omosessuali - la squadra arancio è riuscita a perdere una partita che avrebbe potuto anche pareggiare. Lo scarso rendimento della squadra proprio in fase difensiva non è stato compensato dalla buona vena di
Filippo Gascoigne (discreta la sua prova in attacco) e dalle rudi entrate di
Djalma Santos, contro le quali si è scagliato più di una volta
El Notaro, che ha bonariamente definito il brasiliano "
vigile urbano" o, in alternativa, "
lottatore di sumo". Definizioni che Djalma Santos ha accolto con piacere: "Ho sempre desiderato dirigere il traffico, piuttosto che vendere caffé" - ha dichiarato. In soccorso del brasiliano è intervenuto, nella discussione del dopo gara, anche il
Frate di Cassino, secondo cui: "Tenere le braccia larghe non vuol dire essere una guardia, ma semplicemente voler difendere il pallone, il che è sicuramente legittimo, anzi doveroso!"
Difronte a tale perentoria presa di posizione del religioso più famoso d'Abruzzo dopo
padre Nike, gli altri calciatori hanno preferito glissare, ricordando la famosa disputa al Tizzone di Torricella che vide coinvolti appunto Il Frate e El Notaro.
Riportiamo, per chi non fosse al corrente o avesse scarsa memoria, una parte della cronaca di quella lontana serata di circa cinque anni fa, affidata alla valente penna di
Rino:
"Ma nel finale della cena, dopo aver ricevuto da Ilario "(dietro pagamento di £ 20.000) il preziosissimo Album Patiti 2000, si sfiora il contatto ravvicinato del terzo tipo.
Conosciuta l'entità del conto da pagare, si levano un po' di mugugni e il frate, paladino dei deboli per statuto dell'ordine, decide di farsi giustizia a parole. Senza essere visto da noialtri si proietta verso la cucina e ed eleva vibrante protesta ai malcapitati responsabili del locale. Saputo del fatto, il famigerato critico culinario
Goes to Hollywood (Frankie, cioè
Franco El Notaro,
ndr) affronta di petto la situazione e dunque il frate:
"
I' vuie sapà che cazz' mign a la casa tù".
E il frate: "
Tu vieni e ti faccio vedere".
Al che il critico lo bolla con un deciso "
Sei un cafone".
La sera è fresca, siamo ormai fuori dal locale e i due si fanno sempre più vicini. Ma non succede altro. Tranne una straordinaria chiosa del frate cassinese, che per dare corpo alle sue rimostranze verso il trattamento ricevuto a cena, cita le votazioni:
"
Del resto gli ho dato 4!!" Facendo riferimento, evidentemente, al voto espresso per l'arrosto. Questo è vero, ma se si considera che i voti dati da Gabriele sono tra i più alti della serata (la sua media è di 6,5) la sua sparata finale è comunque singolare! Ma il frate è come il mare, non lo puoi recintare".
Chi volesse leggere l'intera cronaca della serata non deve far altro che
cliccare qui.
Tornando alla gara di sabato, altra piccola querelle della partita è stata quella tra
El Gigi - in vena di essere fiscale - e
El Notaro, tendenzialmente più elastico sulla posizione della palla al momento di battere un calcio piazzato. Qui, invece, è intervenuto
El Jani, che ha rimproverato a El Notaro un eccessivo nervosismo in campo e glene ha chiesto ragione, guadagnandosi un caloroso invito a farsi i cazzi propri.
Comunque, a voler dire la verità,
la responsabilità di tutto quanto va fatta ricadere su Mario El Muffa, il quale, pur fungendo da arbitro dell'incontro in quanto infortunato, non ha mai preso posizione, dichiarandosi neutrale. "
Ma, allora, che cazzo di arbitro sei?" gli è stato giustamente rimproverato.
A voi i commenti.