mercoledì 19 giugno 2013

Messaggio per Erso

Il mister Antonio Luzii

Ho incontrato stamattina il mitico mister Tonino Luzii. Gli ho detto scherzando che io e Erso quando andiamo a correre insieme (quando?) teniamo sempre a mente le sue parole: «Devi andare piano, sennò non bruci i grassi. Ricorda che i primi venti minuti si bruciano gli zuccheri e solo dopo cominci a bruciare i grassi».
A quel punto mi ha impartito una vera lezione da preparatore atletico. Ha cominciato col dire: «Se tu sei un atleta...». L'ho guardato, mi ha guardato. «...E tu non sei un atleta...».
Mi ha poi spiegato come stare attento a rispettare la Vam (Massima velocità aerobica), per non rischiare di produrre acido lattico. «Hai presente Pantani... lasciando da parte il problema della droga...lui aveva 34 battiti al minuto...». Di nuovo ci siamo guardati. «...Lasciamo perdere Pantani...Insomma, devi prima fare un test per capire qual è la tua soglia massima, e poi...». E poi, confesso che mi sono perso, non ho capito più un cazzo, di discorsi tipo raggiungere l'intersezione di non so cosa, ecc. ecc. Però una cosa me la ricordo: il messaggio col quale si è congedato da me: «Devi raccontare a Erso questa 'parabola': Una persona prende il taxi a Napoli e dice al conducente che ha fretta e che deve portarlo ad un certo indirizzo. Il conducente parte e comincia a correre, 60, 70, 80, 100, 120 Km all'ora...Al che il clente fa:
"Combà, fa' pian', che t' curr'?"
" Ma se m' siv datt' cha teniv' frett'...".
"Appund' peccà ting' frett' ti da 'i pian'».
A parte il fatto che il dialetto non mi sembrava napoletano, ma teramano, non ho capito il significato recondito del messaggio. Magari Erso sì.

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