giovedì 27 settembre 2012

Don’t cry for me Anagnina

Non poteva mancare un'antologia dal sito Spinoza.it sul caso Lazio.


Don’t cry for me Anagnina


Annunciate in serata le dimissioni della Polverini. A questa festa possiamo partecipare anche noi.

“Non voglio che mi confondano coi ladri”. Dovevi pensarci prima di fare la tessera.

Pochi giorni fa erano state diffuse le foto di un festino del Pdl con ancelle e maiali. O forse era il congresso nazionale.

Ironia della sorte, anche la Polverini ha dovuto lasciare a causa dei travestiti

“Mi sono dimessa per una faida interna al Pdl”. L’eterna lotta tra il male e il peggio.

“Non sono disposta a pagare le colpe di altri”. Allora facciamo alla romana.

D’Alema: “Le dimissioni della Polverini sono una nostra vittoria”. Alla festa era quello vestito da Pirro.

Per D’Alema le dimissioni della Polverini sono una vittoria del centrosinistra. Fare fuori la Bonino faceva parte del piano.

La Polverini: “Ci siamo distratti un attimo”. E sono rimasti solo i tramezzini ai funghi.

Le varie versioni di Fiorito: “La Polverini non poteva non sapere”. “Mai detto che la Polverini sapeva”. “Chi sarebbe questo Fiorito?“

Fiorito: “Mai rubato soldi del Pdl”. Gli arrivavano già rubati.

“Per noi Fiorito è già fuori dal partito” ha detto Alfano. Lo stesso che voleva fuori la Minetti.

“Non vogliamo ladri, rubagalline e mascalzoni” ha dichiarato Alfano stroncando le correnti interne.

Alfano: “Via ladri e mascalzoni”. Via dell’Umiltà suonava male anche a me.

La madre di Fiorito: “A tre anni già leggeva Topolino”. Era il Mozart del Pdl.

“Mio figlio non ha bisogno di rubare. È ricco”. Se è per questo non ha nemmeno bisogno di mangiare: è grasso.

Il Pdl sostituisce Fiorito con una fanatica nazista. Ma allora lui era lì per il nostro bene!

Chiara Colosimo è una ex cubista che ama i regimi totalitari. Viene direttamente dai sogni di Berlusconi.

“Scandaloso spreco di denaro pubblico” ha dichiarato Bagnasco parlando dell’otto per mille ai valdesi.

Storace: “Una banda di cacasotto soggiogati dalla propaganda”. Ma non vedo perché prendersela con gli elettori.

Alemanno: “Fiera dell’ipocrisia”. Daje, famola a Tor Tre Teste.

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